Racconti dei passeggeri
Michael Marshall
(New York – USA)
Passeggero: Michael Marshall
Data del viaggio: Agosto 1966
Nave: Michelangelo
Classe: Prima
Rotta: Genova – New York
“Nell’Agosto 1966 la mia famiglia stava ritornando negli Stati Uniti dopo un anno vissuto in Svizzera. Mio padre, un professore universitario, insegnò per tutto l’anno accademico all’università di Lausanne, dopodichè fu il momento di tornare a casa.
Dopo un piacevole viaggio di 3 settimane lungo l’Italia, che comprese visite a Venezia, Firenze e Roma, ci imbarcammo a bordo della Michelangelo a Genova. I miei ricordi del momento dell’imbarco si sono sfumati, ma ricordo ancora l’entusiasmo per l’imminenza di un’altra traversata atlantica (eravamo arrivati in Europa sul transatlantico francese “France”).
Mi ricordo che dissi a mia madre, dopo il secondo giorno di navigazione: “Questa nave mi piace molto di più del France” e quando mi chiese perché io dissi: “Gli italiani si godono questa nave come bambini… i francesi che c’erano sul France, no”. Forse un’approssimazione grossolana, ma che posso ancora affermare. Tutti i miei ricordi dei membri dell’equipaggio sono di persone calde e amichevoli. In quanto all’equipaggio del France, non parliamone…”.
Ricordo che vidi anche un film al cinema, era “Il Maggiore Dundee” con Charlton Heston e Richard Harris. Mi ricordo bene che fu proiettato in lingua inglese senza sottotitoli e ancora ricordo il mio grande entusiasmo, per un bambino di 9 anni che aveva passato l’anno precedente in una Svizzera piuttosto soffocante, dove le leggi non avrebbero mai acconsentito ad un bambino di vedere un grande film così drammatico.
Ma Il mio ricordo più vivo della Michelangelo viene forse dalla parte centrale del viaggio. Due giorni e mezzo dopo la partenza da Genova, nel pomeriggio di un favoloso e soleggiato giorno di agosto, in pieno Atlantico, il capitano annunciò agli altoparlanti che entro un’ora la nave avrebbe incrociato la gemella Raffaello, in viaggio verso l’Europa.
La voce si sparse e circa 15 minuti prima dell’incontro, camerieri cominciarono a sbucare ovunque come per magia, portando vino agli adulti e succhi di frutta ai bambini. Non appena la Raffaello apparve in lontananza la gente cominciò ad acclamare con forza, e quando ci passò accanto fu impressionante vedere quanto veloci stessero andando (il capitano annunciò che la velocità relativa di una nave rispetto all’altra era più di 50 nodi, quasi 100 Km/h).
Come la due gemelle da 46.000 tonnellate passarono a meno di 180 metri di distanza fra loro, a 2.400 Km in mezzo all’oceano, entrambe le sirene cominciarono a suonare ed i passeggeri di ogni nave gridavano ed applaudivano ai passeggeri dell’altra nave. Il fracasso era veramente assordante e nel suo momento di massimo qualcuno sparò piccoli fuochi d’artificio dalla parte posteriore della nave.
Quell’evento è un carissimo indimenticabile ricordo, come ne sono sicuro, per tutti quelli che l’hanno vissuto.
Negli anni che seguirono feci una crociera ai Caraibi sulla “Amsterdam” della Holland American line e dopo che ho messo su famiglia, negli anni 90 ho fatto altre crociere sulle così dette “moderne” grandi navi. Ma dopo aver visto le foto in questo sito, ho portato i miei bambini al computer e ho mostrato loro com’era il vero navigare”.
Cordialmente,
Michael Marshall,
“Piccolo” passeggero della Michelangelo in viaggio verso ovest.
Agosto 1966.