Racconti dei passeggeri
Mary Milligan
(Westport, Connecticut – USA)
Passeggero: Mary Milligan
Data del viaggio: Giugno 1974
Nave: Raffaello
Classe: Cabina (seconda classe)
Rotta: New York – Napoli
“Sono entusiasta non solo di scrivere (e rivivere) il nostro viaggio sulla Raffaello, ma sono contenta anche di aver trovato questo straordinario sito pieno di foto stupende!
Ero una giovane quattordicenne quando cominciammo il nostro viaggio nel giugno 1974, con una traversata da New York a Napoli. Il mio entusiasmo cominciò quando mio padre ci annunciò avremmo lasciato la nostra casa negli Stati Uniti per trasferirci al Cairo, in Egitto. Fu allora deciso che avremmo fatto come prima tratta del nostro viaggio, una traversata oceanica a bordo della Raffaello. Non sapeva mio padre che io e la mia amica Suzanne avevamo appena visto il film “L’avventura del Poseidon”?! Ero terrificata dall’idea di fare quel viaggio, così i miei genitori decisero di invitare Suzanne per farmi compagnia durante il viaggio.
Quando percorremmo la West Side Highway di New York, potemmo vedere quegli incredibili fumaioli della Raffaello profilarsi enormi all’orizzonte del fiume Hudson.
Ci imbarcammo velocemente sull’imponente vascello e ci recammo direttamente al canile della nave. Siccome stavamo traslocando tutta la nostra famiglia, questa comprendeva anche due gatti siamesi di circa 4 anni, “Monster” e “Binty”. Il canile si trovava nelle immediate vicinanze di uno dei due fumaioli.
Dopodiché andammo a vedere le nostre due cabine, adiacenti, in classe Cabina. I genitori di Suzanne ci stavano aspettando lì e ci avevano preparato una festa il buon viaggio. Erano tempi in cui persone non viaggianti potevano salire a bordo per salutare e festeggiare i parenti e gli amici che partivano.
Era divertente dormire nelle cuccette nella piccola cabina e ancora più divertente era vedere i miei genitori nelle loro cuccette! E tutti quegli stretti corridoi che portavano alle nostre cabine… avremmo mai trovato io e Suzanne, la strada per arrivarci?
Mia madre sembra ricordare che pranzavamo nel ristorante di 1a classe, nonostante fossimo imbarcati in classe Cabina. Dopo avere esaminato le foto, sembra proprio che fossimo nel ristorante di 1a classe. Avevamo un cameriere gentilissimo, che si chiamava Fortunato. Ci faceva sempre un sacco di complimenti ed in particolare a me. Era lodevole, ci portava sempre del gelato e altre golosità. Cominciavo a meravigliarmi che il mio viaggio stesse diventando più bello di come avevo immaginato?
Facevamo costantemente visita al canile, per giocare con i nostri gatti. Erano nutriti veramente bene. Riconobbi vari piatti di pesce e bistecche provenienti dalla nostra cena della sera prima, che gli addetti al canile davano ai cani e ai gatti… anche loro avevano cibo di 1a classe!
Le nostre giornate erano passate ad esplorare la nave. Ci avventurammo giù nella classe turistica e fummo sorprese dalle vibrazioni delle eliche e del lieve movimento ondeggiante della poppa. Ogni pomeriggio ci gustavamo anche tè e biscotti.
Attendemmo con trepidazione la prima serata di presentazione col comandante. Da qualche parte devo avere la foto di me e Suzanne mentre stringiamo la mano al comandante (e che bel uomo era!)… eravamo inquiete, ci sentivamo come se avessimo un incontro con una star del cinema. In un’altra foto ci sono invece i miei genitori con un sorriso che va da un orecchio all’altro, mentre incontrano il capitano.
Ci piaceva molto la vita notturna nella sala da ballo di 1a classe. Wallis Simpson era nel nostro stesso viaggio e mi ricordo il suo sbalorditivo look con un vestito nero, con grandi mele vicino all’orlo. Un giovane ragazzo le chiese di ballare… e lei lo accettò!
Quasi ogni sera io e Suzanne ci univamo al trenino nella pista da ballo. Ci piaceva una delle orchestre in particolare, non mi ricordo il loro nome, ma suonavano sempre la canzone “Yellow Ribbon ‘round the Old Oak Tree“.
Con l’avvicinarsi della fine del nostro viaggio, la tristezza cominciò a pervaderci. Come poteva essere questo il viaggio che avevo così temuto prima della partenza? Perché sto piangendo? Perché Suzanne è così triste? Poteva essere che ci sarebbe mancata questa “grande signora” che ci aveva portato così velocemente al di là dell’oceano? Avremmo veramente dovuto dire addio a Fortunato?
Devo dire che quella è stata una delle più belle avventure della mia vita. Nel 1980 tornammo negli Stati Uniti insieme ai nostri due gatti, per stabilirci nel Connecticut.
Tornando ad oggi, mi piace viaggiare sulle moderne crociere, ma riconosco anche che luccichii e luci al neon non sono necessari per dare ricordi che durano una vita”.
Mary Milligan
August 2005